martedì 4 giugno 2013

L'IPOTESI DEL MALE. A volte tornano.

Mila è un'anaffettiva detective che, dopo dopo aver risolto brillantemente il caso del "Suggeritore" (capitolo precedente di questa saga), invece di cavalcare il successo decide di andare a seppellirsi nel "Limbo", ovvero l'ufficio persone scomparse.
Circondata dai volti degli scomparsi, che dalle loro foto appese al muro le urlano in faccia il loro muto grido d'aiuto, Mila svolge il suo lavoro con costanza, determinazione e una punta di rassegnazione; giorno dopo giorno cerca di riportare in superficie quelle persone che si sono decise, o sono state costrette, a lasciare tutto per essere inghiottite dal buio; tutto questo fino a quando non viene di nuovo catapultata in un'indagine attiva.
Alcuni scomparsi stanno tornando, come se dopo tanti anni il buio li avesse rigurgitati, ma non sono semplicemente riemersi in superficie, sembrano essere tornati con un piano comune, un piano che prevede efferati omicidi.
Mila si troverà così invischiata in un'indagine che la riporterà sulle soglie del Buio, quel buio che ha su di lei un'attrazione irrefrenabile e che la trascinerà inesorabilmente verso l'abisso.

Un libro di uno scrittore italiano che ha però un sapore tutto internazionale, in cui si sente il suo interesse per un argomento, quello delle persone scomparse, che lo affascina e spaventa al tempo stesso.
"L'Ipotesi del Male", degno seguito de "Il Suggeritore", vive di vita propria e sta in piedi benissimo anche senza aver letto il suo predecessore, vi porterà a chiedevi se esistano effettivamente bene e male, quando evidentemente esistono azioni cattive che hanno esiti positivi e azioni buone che portano a risultati disastrosi.

Un thriller ben costruito, che ha la capacità di tenere il lettore col fiato sospeso fino alla fine e non annoia, se vi piacciono i libri dal gusto un po' cinematografico questo è il libro per voi.

Buona lettura,
Effe.
L'ipotesi del male
Donato Carrisi
2013, Longanesi

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