venerdì 11 ottobre 2013

L'amicizia è per sempre

Due ragazzi sedicenni frequentano la stessa scuola esclusiva. L'uno è figlio di un medico ebreo, l'altro è di ricca famiglia aristocratica. Tra loro nasce un'amicizia del cuore, un'intesa perfetta e magica. Un anno dopo il loro legame è spezzato. Questo accade in Germania, nel 1933...

Racconto di straordinaria finezza e suggestione L'amico ritrovato è apparso nel 1971 negli Stati Uniti ed è poi stato pubblicato in Inghilterra, Francia, Olanda, Svezia, Norvegia, Danimarca, Spagna, Germania, Israele e Portogallo; arriva in Italia nel 1986, pubblicato da Feltrinelli.

Il racconto si basa sui reali ricordi dell'adolescenza rivissuti dall'autore, Fred Uhlman. Nucleo centrale del libro è l'amicizia tra i due protagonisti, un'amicizia che nasce quasi per caso, grazie a una passione comune, e continuerà fino a quando non sarà il mondo intero ad ostacolarla. Infatti, questo forte legame che lega i due ragazzi, si spezzerà dopo solo un anno quando, con la promulgazione delle leggi razziali, il giovane ebreo Hans sarà costretto a fuggire negli Stati Uniti. Il loro rapporto si era, però, incrinato già da diverso tempo; da quando Konradin, sotto la pressione dei genitori, decise di iscriversi al partito nazionalsocialista. Quest'episodio segnerà per sempre la loro amicizia. Solo dopo un'intera vita i due amici potranno ritrovarsi, instaurando un profondo legame spirituale, un legame esistente solo nelle vere amicizie, che va oltre i tempi e i confini.

Ho riletto questo libro dopo molti anni, comprendendone meglio certi aspetti, ma già ricordo che mi colpì molto quando lo dovetti leggere da ragazzina per la scuola. Uno dei capolavori del secolo scorso che, in meno di cento pagine, rende eccezionalmente l'idea di amicizia, di quel legame vero e profondo che, anche se sembra spezzarsi, in qualche modo ci ritrova sempre.

L'amico ritrovato,
Fred Uhlman,
Feltrinelli, 1986

Buona Lettura,
Vi.