giovedì 12 settembre 2013

Il surreale, l'amore... la realtà


Colin è un giovane parigino ricco e annoiato. Passa il tempo dedicandosi a ricette inverosimili, strimpellando bizzarri strumenti di sua invenzione, bighellonando con Chick, il suo migliore amico, un ingegnere spiantato e sperperone che ha uno strano pallino: collezionare le opere di Jean-Sol Partre. Poi, nella vita del signorino, entra in modo esplosivo l'amore. L'incontro con la bella Chloé è un colpo di fulmine: decidono di sposarsi nel giro di pochi giorni. Per la cerimonia nuziale Colino non bada a spese. Nella chiesa, ridipinta di fresco a strisce gialle e viola, entrano anche le nuvole, profumate di coriandolo e di erbe di montagna. Gli sposini si imbarcano in un lungo e stralunato viaggio di nozze nel Sud della Francia, scortati dal cuoco di Colin, Nicolas. Al ritorno dal viaggio Chloé però non sta bene, si ammala. Nei suoi polmoni si annida un male terribile, una ninfea che le impedisce di respirare.Mentre il tempo scorre sempre più veloce, l'appartamento dove vivono, inizialmente di dimensioni faraoniche, si fa sempre più stretto...

Solo leggendo la trama si può capire che non si ha tra le mani un comunissimo libro, ma qualcosa di più. E non solo per il significato o la trama; sono le parole e i personaggi a rendere questa storia magica, nel senso più comune del termine. Infatti, leggendo La schiuma dei giorni, si è catapultati dentro un mondo del tutto fuori dall'ordinario, surreale; sembra quasi di entrare direttamente nella testa dell'autore, Boris Vian, circondati da simpatici topini, case che mutano forma e dimensioni, fantasiose e molte volte immangiabili ricette. Non lo si può inserire in nessun genere preciso, se non nell'ampissima e infinita definizione di romanzo, per quanto è straordinario e fuori dagli schemi.
Un libro particolare, un autore folle. Leggendolo possiamo capire come la fantasia umana non abbia limiti e come sia giusto non porgliene. Nonostante il finale via via sempre più tragico, è un libro in grado di risvegliare in chiunque la fantasia e l'immaginazione di quando si era bambini.

P.S: chiunque di voi sappia molto bene il francese consiglio di leggerlo in lingua originale per apprezzare meglio i vari giochi di parole e le metafore linguistiche e Vian ama usare.

P.P.S: Oggi, 12 settembre, è uscito al cinema il film tratto da questo libro, "Mood Indigo" con Audrey Tautou, di cui vi mostro la locandina:



"Questa storia è totalmente vera, perché io me la sono inventata da capo a piedi." - Boris Vian












La schiuma dei giorni,
Boris Vian,
Marcos y Marcos, 2005

Buona lettura, 
Vi.

venerdì 6 settembre 2013

Il Libraio di Selinunte, pifferaio magico di parole.

Nicolino è stato bambino a Selinunte quando ancora la gente conosceva le parole, ora invece non è più così.
Da svariati anni, ormai, tutti gli abitanti della città si sono dimenticati il significato delle parole e con questo la capacità di esprimere qualcosa che vada oltre i bisogni basilari.
Nicolino, al contrario, non ha dimenticato nulla e sa perché è successo questo, è stato il libraio, quell'omino piccolo e brutto come un folletto che un giorno era comparso dal nulla e, senza chiedere nulla, aveva aperto una libreria dove i libri non si compravano ma si ascoltavano.
La gente si sa è malfidente, e quell'ometto, quel folletto maligno, proprio non lo vogliono; ne ridono, lo scansano,  lo temono, fino all'inevitabile tragedia.
Da questa tragedia assolutamente umana ne consegue una inspiegabile, insieme al Libraio spariscono anche tutti i libri e le parole.

In questo libro Vecchioni racconta di un bambino dall'animo sensibile che viene rapito dalla magia delle parole scritte, che si lascia trasportare da queste in un posto senza luogo né tempo e che scopre emozioni che non conosceva, eppure già erano dentro il suo cuore.
Il Libraio di Selinunte è un libro che racconta di come l'animo umano sia profondamente legato alla parola e si esprima tramite questa. La parola è il veicolo dell'anima.
Se la gente dimenticasse il significato delle parole e dei nomi, presto dimenticherebbe anche il significato delle cose, della storia e, infine, dei sentimenti.
La parola è il modo in cui la nostra anima si esprime, nei libri ci sono milioni, anzi miliardi, di parole e quindi milioni di anime ci vivono e sopravvivono.

Un testo adatto a chi ama leggere e ama i libri.
Una favola breve che si scaverà un posto nel vostro cuore, almeno per me è stato così!

Buona lettura,

Effe.
Il Libraio di Selinunte,
Roberto Vecchioni,
2004, Einaudi



Vi metto anche il link della canzone omonima!
Buon ascolto!