venerdì 20 dicembre 2013

Lasciatevi conquistare da un nuovo giallo nordico!

Dan Sommerdahl vive nella tranquilla cittadina di Christianssund, affacciata su un fiordo pittoresco, con delizioso porticciolo, un quartiere di ville eleganti e un'orribile zona pedonale. È un quarantenne di successo in temporanea crisi esistenziale. Brillante pubblicitario, l'ultimo avanzamento della carriera gli ha provocato una depressione dalla quale stenta a riprendersi, nonostante una famiglia affettuosa e un cane molto amato. Ma quando l'amico di sempre Flemming Torp, ispettore di polizia, lo coinvolge nell'inchiesta per l'omicidio di una giovane donna avvenuto nella sua stessa agenzia, Dan sembra ritrovare l'energia. La conoscenza delle abitudini e delle relazioni tra i colleghi e il suo senso dell'osservazione si rivelano doti preziose nella sua nuova carriera di detective. Cinico e sentimentale, brillante e spiritoso, Dan si appassiona al gioco e si butta a capofitto nelle indagini che conducono a una rete, alla quale molti tra i cittadini benestanti della comunità in cui vive sembrano segretamente aderire. Una sorta di associazione umanitaria che offre aiuto alle donne in fuga da sfruttatori senza scrupoli. Ma è davvero aiuto quello che le vittime ricevono?


Squadra che vince non si cambia! E così la Marsilio resta fedele ai gialli nordici, vincendo la scommessa. Un thriller avvincente, ambientato nella tranquilla e gelida cittadina di Christianssund, in Danimarca, dove Dan (soprannominato il Detective Calvo) si troverà suo malgrado coinvolto in un'intricata storia di omicidi e reti segrete. Un giallo come abbiamo detto, ma anche un libro denuncia sulla tratta delle schiave diffusa, purtroppo, in tutto il mondo. L'autrice dimostra così di essere sensibile all'argomento e tra le righe conduce una piccola polemica sulle leggi riguardanti la protezione delle immigrate, delle prostitute straniere che decidono di collaborare con la giustizia.
Un libro avvincente, un vero giallo dall'epilogo insospettabile e un thriller in grado di mettervi i brividi... non solo per il tipico clima gelido danese!



Nessuno conosce il mio nome,
Anna Grue,
Marsilio, 2013


Buona lettura, 
Vi.

venerdì 6 dicembre 2013

Vi colpirà l'anima

Un monaco zen siede nel silenzio della sua cella, prende un pennello e con grande concentrazione fa un cerchio che si chiude, l'ultimo gesto della mano su questa terra. Tiziano Terzani, sapendo di essere arrivato alla fine del suo percorso, parla al figlio Folco di cos'è stata la sua vita e di cos'è la vita: «Se hai capito qualcosa la vuoi lasciare lì in un pacchetto», dice. Così, all'Orsigna, sotto un albero a due passi dalla gompa, la sua casetta in stile tibetano, in uno stato d'animo meraviglioso, racconta di tutta una vita trascorsa a viaggiare per il mondo alla ricerca della verità. E cercando il senso delle tante cose che ha fatto e delle tante persone che è stato, delinea un affresco delle grandi passioni del proprio tempo. Ai giovani in particolare ricorda l'importanza della fantasia, della curiosità per il diverso e il coraggio di una vita libera, vera, in cui riconoscersi. La sua proverbiale risata e la tonalità inimitabile della sua voce, che qui si è cercato di restituire intatte, lasciano trasparire la serenità di chi non lotta più, felice di un'esistenza fortunata, ricca di avventura e amore. Questo libro è un testo unico che racchiude tutti i suoi libri precedenti, ma anche li precede e li supera. «Se mi chiedi alla fine cosa lascio, lascio un libro che forse potrà aiutare qualcuno a vedere il mondo in modo migliore, a godere di più della propria vita, a vederla in un contesto più grande, come quello che io sento così forte.» Un testo che è il suo ultimo regalo: il nuovo libro di Tiziano Terzani.


"...e se io e te ci sedessimo ogni giorno per un'ora e tu mi chiedessi le cose che hai sempre voluto chiedermi e io parlassi a ruota libera di tutto quello che mi sta a cuore dalla storia della mia famiglia a quella del grande viaggio della vita?"

Con queste parole Tiziano Terzani invita il figlio Folco ad ascoltare il suo ultimo racconto, una rivisitazione della sua vita passata in giro per il mondo (Cina e Asia in primis), ma anche una sorta di testamento spirituale.
Leggere questo libro è quasi come assistere a una chiacchierata tra padre e figlio, quasi come essere con loro all'Orsigna, un posto magico secondo Terzani, preferito anche alla sua amata Asia per trascorrere i suoi ultimi mesi di vita. Un dialogo tra padre e figlio iniziato col canto del cuculo e finito tre mesi dopo; un dialogo sincero, profondo, intimo, partendo dall'infanzia in povertà di Terzani per arrivare ai primi viaggi in Asia (Cambogia, Vietnam, Cina, India e il fallimento del Giappone), attraverso la sua carriera, i suoi scritti, i suoi libri, per arrivare poi al ritiro ascetico sull'Himalaya e al suo ritiro dal mondo nella gompa dell'Orsigna.
Un libro sincero sull'incredibile vita di quest'uomo, in grado di mostrarti l'importanza di fermarsi un attimo in un mondo in cui tutto si muove sempre troppo in fretta, l'importanza del silenzio, dell'ammirare un paesaggio e di sentirsi parte di un tutto. Un libro illuminante, nella sua semplicità di dialogo, e a tratti lungimirante come si può vedere da questa citazione che risale al 2006 (anno di uscita del volume):


"Piccoli negozi che chiudono per lasciare spazio ai supermercati; fabbriche che scompaiono perché cambia l'economia; gente che viene sottoposta a ritmi di lavoro spaventosi, che vive in cubicoli sempre più piccoli, sempre più sola, sempre più alienata. Oggi è così, qui in Italia."

La vita è un viaggio e nessuno è in grado di spiegarti come va vissuta, però c'è sempre da imparare leggendo come l'hanno vissuta altri prima di noi. Non c'è solo un motivo per leggere questo libro, ma preferisco che siano direttamente le parole di Tiziano Terzani a consigliarvelo:


"Allora, questa è la fine, ma è anche l'inizio di una storia che è la mia vita e di cui mi piacerebbe ancora parlare con te per vedere insieme se, tutto sommato c'è un senso."




 La fine è il mio inizio,
Tiziano Terzani,
Longanesi, 2006 

Buona lettura,
Vi.