sabato 17 maggio 2014

Ho passato tutta la vita con i miei coetanei e non mi piacciono granché

James ha 18 anni e vive a New York. Finita la scuola, lavoricchia nella galleria d'arte della madre, dove non entra mai nessuno: sarebbe arduo, d'altra parte, suscitare clamore intorno a opere di tendenza come le pattumiere dell'artista giapponese che vuole restare Senza Nome. Per ingannare il tempo, e nella speranza di trovare un'alternativa all'università ("Ho passato tutta la vita con i miei coetanei e non mi piacciono granché"), James cerca in rete una casa nel Midwest dove coltivare in pace le sue attività preferite - la lettura e la solitudine -, ma per sua fortuna gli incauti agenti immobiliari gli riveleranno alcuni allarmanti inconvenienti della vita di provincia. Finché un giorno James entra in una chat di cuori solitari e, sotto falso nome, propone a John, il gestore della galleria che ne è un utente compulsivo, un appuntamento al buio...

Ho finito questo libro qualche giorno fa, ma ho deciso di non scrivere subito cosa ne pensassi di getto, ho preferito aspettare e rifletterci su. Si tratta di uno di quei libri che quando li finisci ti lasciano una specie di amaro in bocca, un vuoto che non sai bene come spiegare. Un deserto che richiama quello della New York estiva incredibilmente descritta in queste pagine. L'assenza è il centro narrativo di questo romanzo: l'assenza di persone per le strade della città e l'assenza di amore, amici e affetti nella vita di James. Ed è proprio questa assenza, questa totale solitudine, che il protagonista cerca: vorrebbe solo trasferirsi nel Midwest e trascorrere il resto della sua vita leggendo, evitando così il contatto con i suoi coetanei e qualunque forma di rapporto umano che, in effetti, lo disgusta, provocandogli crisi di panico.
E' difficile spiegare perché leggere questo libro, ma è ancora più difficile non farlo.
Nel 2011 il romanzo è diventato un film diretto da Roberto Faenza: il più classico dei consigli che posso darvi, però, è quello di leggere prima il libro e solamente dopo vedere il film.


Un giorno questo dolore ti sarà utile,
Peter Cameron,
Adelphi, 2007

Buona lettura,
Vi.