Ho finito questo libro qualche giorno fa, ma ho deciso di non scrivere subito cosa ne pensassi di getto, ho preferito aspettare e rifletterci su. Si tratta di uno di quei libri che quando li finisci ti lasciano una specie di amaro in bocca, un vuoto che non sai bene come spiegare. Un deserto che richiama quello della New York estiva incredibilmente descritta in queste pagine. L'assenza è il centro narrativo di questo romanzo: l'assenza di persone per le strade della città e l'assenza di amore, amici e affetti nella vita di James. Ed è proprio questa assenza, questa totale solitudine, che il protagonista cerca: vorrebbe solo trasferirsi nel Midwest e trascorrere il resto della sua vita leggendo, evitando così il contatto con i suoi coetanei e qualunque forma di rapporto umano che, in effetti, lo disgusta, provocandogli crisi di panico.
E' difficile spiegare perché leggere questo libro, ma è ancora più difficile non farlo.
Nel 2011 il romanzo è diventato un film diretto da Roberto Faenza: il più classico dei consigli che posso darvi, però, è quello di leggere prima il libro e solamente dopo vedere il film.
Un giorno questo dolore ti sarà utile,
Peter Cameron,
Adelphi, 2007
Buona lettura,
Vi.